Archeo a Chiusi: #AccaddeOggi
Rivivono sui Social del GAC, le ricche cronache archeologiche locali con l’omonima rubrica nata da un’idea del direttore del Museo Nazionale Etrusco di Chiusi Maria Angela Turchetti e resa possibile dalla collaborazione con il Gruppo Archeologico “Città di Chiusi” ed in particolare con l’appassionato cultore di storia locale Roberto Sanchini, che per trent’anni del Gruppo è stato anche presidente.
Il Grosso d’argento, direttamente dal conio di Chiusi
20 Febbraio 1897 – L’Avv. Claudio Paolozzi comunica alla Commissione Archeologica la sua intenzione di cedere al Museo Civico di Chiusi una rara moneta medievale della zecca locale che faceva parte della sua ricca collezione numismatica.
Non era un’iniziativa isolata, perché nel giugno dell’anno precedente l’avvio dei lavori di costruzione della tanto sospirata nuova sede museale aveva risvegliato nei soci della Commissione il desiderio di contribuire ognuno per sua parte all’ampliamento della collezione pubblica, orgogliosi, con le loro donazioni, di accrescerne il prestigio e nello stesso tempo sensibili ai meriti che col loro gesto acquisivano di fronte alla cittadinanza ed al mondo scientifico e delle istituzioni.
Concentriamo l’attenzione sulla moneta, un Grosso di argento coniato al tempo in cui l’antica città di Chiusi era Libero Comune (1337-1355) avendo a modello quello emesso dalla Zecca di Ancona (il Grosso agontano, cioè anconetano, secondo la dizione popolare), che grande fortuna … Leggi Tutto.
Photo MNEC