Archeo a Chiusi: #AccaddeOggi
Rivivono sui Social del GAC, le ricche cronache archeologiche locali con l’omonima rubrica nata da un’idea del direttore del Museo Nazionale Etrusco di Chiusi Maria Angela Turchetti e resa possibile dalla collaborazione con il Gruppo Archeologico “Città di Chiusi” ed in particolare con l’appassionato cultore di storia locale Roberto Sanchini, che per trent’anni del Gruppo è stato anche presidente.
Alessandro François e la Tomba della Caccia
6 Febbraio 1846
A Poggio Renzo, nel podere del R. Conservatorio di S. Stefano di Chiusi denominato La Pellegrina, dopo sei giorni di scavo, “alla profondità di 15 braccia” [ca. m. 8,75, n.d.r.], Alessandro François ed i suoi lavoranti portano alla luce una tomba dipinta oggi non più visibile, la cui memoria è affidata a due lettere che il noto archeologo fiorentino inviò al proprio referente presso l’Istituto di Corrispondenza Archeologica di Roma (probabilmente Emil Braun) il 7 febbraio e, due giorni dopo, al Conservatore dei Monumenti della Regia Galleria degli Uffizi, Prof. A. M. Migliarini.
Nella prima lettera è contenuta la descrizione del sepolcro e di quanto ritrovatovi, nella seconda, più sintetica, si precisa la data esatta del ritrovamento: appunto il 6 febbraio 1846.
E’ però il diplomatico inglese, appassionato viaggiatore e grande archeologo e scrittore, George Dennis, a darne per la prima volta una succinta notizia nella terza edizione del suo celebre Cities and Cemeteries of Etruria, nel 1883. Forse la sua fonte fu quel Pietro Foscoli che lo aveva seguito … Leggi tutto
Photo MNEC